IL CAFFÈ AL TEMPO DEL COVID-19

Anche la nera bevanda vive l’attuale crisi sanitaria mondiale, ma eccovi alcuni suggerimenti per non rimanerne lontani e per passare qualche minuto in più a conoscere qualche suo aspetto storico e culturale, e se avrete la pazienza di arrivare a leggere fino in fondo… potrete anche farvi due risate alla faccia mia!😳😉

 

Ebbene si, non è una novità, la crisi sanitaria che stà colpendo il mondo non è da sottovalutare sotto nessun aspetto, ma non essendo io né un medico né un epidemiologo, lungi da me fornire consigli in tal senso, posso però darvi degli spunti per rimanere meno tristi e non sentirvi troppo lontani dalle vostre abitudini quotidiane, quali l’espresso al bar ed un cappuccino preparato con amore dal vostro barista di fiducia.

Un pensiero ai nostri baristi

A questa categoria va tutto il mio sostegno, in questo momento di crisi, con le persone che non possono uscire di casa o che per paura non si fermano più al bancone per il solito “caffè al volo”.

È a loro per primi che mi permetto di riportare alla memoria quanto avvenuto in situazioni simili, e quanto l’ingegno e la necessità abbiano portato a nuove soluzioni.

Le persone devono rimanere a distanza di almeno un metro tra loro” recita l’ordinanza a tutela della salute pubblica, ma questo rende davvero difficoltosa la gestione di un locale e spesso quindi le persone preferiscono evitare anche solo di affacciarsi. E allora andiamo noi da loro!

Il Camerière

Per etimologia il camerière è colui che serve il cliente, ed è con la massima accezione di questo termine che dobbiamo approcciarci al “servizio”.

Il cliente non può entrare da noi o ci può entrare solo se vi è lo spazio necessario a garantire la sua e la nostra salute? E Io gli offro gratuitamente il servizio esterno!

Non devo per forza avere il dehors… lascio la porta di ingresso aperta, sposto un paio di tavolini di fronte o di lato alla porta (se non direttamente sul marciapiede), posiziono su di essi la mise en place necessaria al servizio e un bel cartello: NON VI SENTITE TRANQUILLI AD ENTRARE? NESSUN PROBLEMA, QUI LA COLAZIONE VIENE SERVITA IN BICCHIERI MONOUSO E POTETE CONTINUARE LA VOSTRA PASSEGGIATA!

In questo modo non state facendo un servizio esterno, ma è un servizio di asporto che per ragioni di sicurezza viene “sporto” all’esterno.

Forse dovrete lavorare con il maglione o il giubbotto, magari non tutti potranno farlo, ma è un modo da provare per non dover chiudere i battenti senza combattere…

In più incrementate un po’ la vostra offerta…vendete caffè filtro, ottimo per il consumo da passeggio, oppure caffè macinato per moka, cialde o capsule e in questo modo potrete continuare ad offrire un servizio di qualità ai vostri clienti che non dovranno per forza recarsi al supermercato e voi non perderete delle vendite!

Mi viene in mente per esempio che la Costadoro caffè non si trova nei supermercati, ed i suoi affezionati clienti corrono il rischio di non poter bere, nemmeno tra le mura domestiche, il loro caffè preferito. Chissà, questo potrebbe diventare un momento per implementare un nuovo business… magari vendendo loro anche la moka.

Tanto credetemi, colleghi baristi, chi prima veniva a fare colazione da voi e per il momento non può più venirci, non vi tradirà per una “vida moka”!

 

Quarantena… potrebbe riservare anche qualche piacevole sorpresa…

Ma ora veniamo a noi, a chi è costretto in casa o che non vuole rischiare contagi e preferisce limitare i contatti.

La prima cosa è procurarsi il materiale per preparavi la vostra bevanda preferita.

Cosa vi piace bere? Espresso? Caffè filtro? Moka? Cappuccino?

Per ciascuna di queste preparazioni vi fornirò qualche spunto.

L’espresso a casa

Cominciamo dalla più difficile: l’espresso.

La soluzione più vicina è la preparazione effettuata con una capsula o con una cialda. Ma qui iniziano le mille domande: capsula o cialda o compatibile nespresso®? E quale macchinetta? E quale marca di caffè? E come la mettiamo per l’ecologia? E i costi?

Le domande come vedete sono molte, e non a tutte è così facile rispondere.

Sicuramente, dal punto di vista ecologico, tra una capsula in plastica ed una cialda ESE in carta alimentare compostabile, io sceglierei la seconda. E tra una capsula nespresso® o compatibile ed una cialda ESE, sempre la seconda, per via della maggiore quantità di caffè che vi è all’interno (in media 5 gr contro 7).

In merito alla macchinetta, qui si apre un mondo, ma bene o male, a parte l’estetica, da un punto di vista tecnico si assomigliamo abbastanza.

Una macchina per cialde media, senza andare su articoli di design o marchi blasonati, ha un costo approssimativo che varia tra i 90€ e i 150€. Certo, non una spesa di poco conto, ma il vantaggio è una buona erogazione del prodotto, una grande compatibilità con molti marchi di caffè ed un discreto rapporto di ecocompatibilità.

Ma se teniamo in modo particolare al nostro ecosistema…

Proprio sul tema dell’ecologia però, si arena il nostro secondo e grande dubbio: caffè espresso o caffè filtrato?

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Se continuiamo a propendere per l’espresso allora dobbiamo cambiare ottica, e spostarci o su una macchinetta per espresso da utilizzare con caffè già macinato (alcune dotate anche di “gruppo” dedicato compatibile per cialde ESE) o dotarci di un piccolo grinder, anche manuale, o passare ad un livello superiore (anche dal punto di vista economico) e acquistare una superautomatica dotata di grinder incorporato, potendo in questo modo utilizzare il nostro caffè preferito in grani.

Così facendo non avremo inquinamento in quanto i fondi di caffè, puliti, potranno essere smaltiti o nell’umido o utilizzati come fertilizzante e antiparassitario per le vostre piante.

Il caffè filtro

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Ovviamente la stessa eco-condizione la troviamo in tutti i metodi di estrazione filtro o moka.

Qui non avete che l’imbarazzo della scelta!

A cominciare dalla tradizionale “napoletana” fino al più complesso siphon, passando per una semplice french press o da un estetico chemex per giungere alla poliedricità dell’aeropress! Tutti sistemi per i quali vi basta caffè macinato (e potete macinarlo voi) ed acqua calda.

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Date spazio alla fantasia ed alle sperimentazioni!

La dose suggerita è di circa 6 gr. Di caffè macinato ogni 100 gr. Di acqua utilizzata, ma nessuno vi vieta di modificare a piacere queste dosi per avere una bevanda più intensa o più leggera, di sperimentare l’aggiunta di spezie, aromi, o acqua aromatizzata per trovare nuove e stimolanti bevande.

La moka

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Ma ora parliamo della moka! Quella che tutti utilizzano, che tutti conoscono, che tutti hanno o hanno avuto in casa ma che per molti rimane ancora un mistero…

Nel mio blog potete trovare un vecchio articolo sul tema della moka, ma sul blog della Costadoro potrete trovare un nuovo aggiornamento molto interessante…

La scelta del caffè.

Entriamo ora in una sfera molto delicata e personale.

Di certo una cosa ve la posso garantire: se costa poco, non varrà molto…

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Troppo spesso incontro persone che mi dicono: – eh, io ho preso le capsule di Tizio o le cialde di Caio o il caffè di Sempronio, me non era buono come al bar…-.

Ehh… non è che, giusto perché con la cialda o la capsula viene la cremina in superficie sulla bevanda, questo possa essere paragonato al caffè del bar!

Spesso, troppo spesso, all’interno del monoporzionato viene inserito del caffè di scarto, delle qualità meno pregiate o tostate molto scure (riguardatevi qui l’articolo sulla puntata di Report sulle capsule…), e se a questo aggiungiamo che non tutti a casa fanno la corretta manutenzione alle macchinette, va da sé che il risultato non potrà essere di alto livello.

Sono poche le aziende che utilizzano caffè di qualità all’interno dei loro prodotti, il mio suggerimento è provare a utilizzare caffè 100per100 arabica e se possibile acquistare prodotti che vi diano qualche garanzia, come ad esempio la dichiarazione del contenuto di caffeina.

Ci facciamo un cappuccino?

Farsi un cappuccino a casa non è poi così difficile. Bastano una tazza di latte ed un “frullino” da pochi euro, et voilà, il gioco è fatto.

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Certo, non sarà come quello del vostro barista, magari decorato in latte art, ma al momento dovete accontentarvi…

Il caffè non è solo bevanda, ma anche cultura!

Mentre finalmente ci gustiamo la nostra tazza di caffè, perché non dedicare qualche minuto ad un po’ di informazione su questo incredibile mondo?

Qui potrete vedere molti video relativi alla raccolta ed alla lavorazione del caffè nelle popolazioni rurali di Colombia, Indonesia ed Etiopia realizzati dal National Geographic in collaborazione con Nespresso®  e qui altri relativi a piantagioni in Colombia (alcuni dei quali fanno parte di quelli che hanno fatto prendere le distanze a George Clooney dal colosso svizzero per via dello sfruttamento dei bambini in piantagione…).

Per chi fosse interessato a vedere qualche video di raccolta meccanizzata ed un processo industriale invece può dare un occhiata a questi 2 video, uno australiano ed uno brasiliano

Se siete interessati alla storia dell’espresso ed all’innovazione allora potrete scoprire alcune pillole  sulle macchine espresso, attraverso un tour virtuale del museo Mumac, che vale una visita!

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Ma diciamocelo, che vita sarebbe senza due risate?

Ed allora eccovi qualche spezzone di film divertente con grandi interpreti e classici della commedia italiana in cui baristi e camerieri sono i protagonisti! Buon divertimento!

 

Ora vi saluto e vi lascio alle vostre scelte sul vostro prossimo caffè, nel frattempo, #iostoacasa !

 

Fabio

 

 

 

 

 

 

 

 

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