Buongiorno a tutti e bentornati.

Continuando il nostro excursus sulle differenti origini, oggi vorrei divagare un po’ dal tema principale di questo articolo e parlare della Coffea Canephora, ovvero la Robusta.
Facendo un piccolo riassunto degli argomenti trattati precedentemente vediamo che ho affrontato, nella specificità dell’arabica, l’aspetto esteriore, il grado di tostatura e le principali differenze e caratteristiche fisiche, senza addentrarmi ancora nei meandri della degustazione, ma legandomi all’ultimo paragrafo è importante che faccia una precisazione al fine di non essere frainteso: salvo alcune specificità tipiche della robusta, in questo lungo ed articolato discorso non sto confrontando né denigrando la coffea canephora, bensì scrivo con l’intenzione di fornire informazioni il più possibile fruibili nella selezione di una miscela dichiaratamente 100% arabica, in quanto molte delle affermazioni sin ora descritte sono applicabili anche alla robusta, in primis quella relativa alla buona qualità della materia prima.
Troviamo ad esempio delle ottime qualità di robusta lavata provenienti dall’India come la Kaapi Royale Margolly o un Guatemala Robusta Fully Washed, Single Estate – “Carolina de Tumbador”.
Inoltre, la robusta è ultimamente entrata anche nelle categorie degli specialty, grazie soprattutto a una crescente consapevolezza da parte di alcuni produttori che stanno investendo su un miglioramento nella selezione delle varietà, portando addirittura le coltivazioni a 1400 mt. e oltre.
Un esempio è la competizione Taza Dorada cupping, giunta al secondo anno, dove vengono selezionati i migliori robusta prodotti in Equador dove il caffè vincitore ha ottenuto 84,30 pt, oppure alcuni coltivatori in Indonesia dove hanno dei caffè che hanno ottenuto anche 88+ ( https://www.cafeimports.com/beanology/view/pt-toarco-grainpro-9769 ).
Ormai ci sono diversi specialisti assaggiatori Q-Grader anche di robusta, quali ad esempio la nostra italiana Helena Oliviero, attuale detentrice del titolo di campionessa italiana di cup tasting e che sarà la nostra portabandiera ai campionati mondiali di Dubai 2018. Un grande in bocca al lupo Helena!
Poi, certamente, le caratteristiche chimico fisiche ed organolettiche sono molto differenti tra loro, ma per ciascuna specie possiamo avere l’ottimo come il pessimo, starà al nostro fiuto, palato e stomaco infine giudicare, come sempre.
Il mio, ad esempio, è intollerante alla robusta, ecco perché prediligo l’arabica, ma solo quella buona!
E siccome domani è San Giuseppe, ed è anche la festa dei papà, vi propongo a seguire la ricetta delle zeppole di mia moglie Alessandra, che devo dire, ho dovuto faticare a tenere lontano mio figlio dalla teglia per riuscire a fare la foto!!
Coffee lovers, follow me!
Fabio
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