Alta cucina in langa, ma manca sempre il caffè!

Degustando in Fontanafredda, la magia delle Langhe e l’alta cucina si uniscono in un connubio quasi perfetto.

Ore 12.30 precise, gli chef schierati ai loro posti e si apre l’accesso al giardino dove sono state allestite le postazioni di Degustando.

Non è comune poter assaggiare piatti preparati da chef illustri direttamente di fronte ai commensali, molti dei quali magari non avrebbero la possibilità economica di affrontare una cena in un ristorante stellato (e non c’è assolutamente da vergognarsene), ma è proprio questa secondo me la chiave vincente di questa manifestazione.

Poter gustare i ravioli di Ugo Alciati, osservarlo mentre spadella, scambiare amichevolmente due battute ed ascoltare un suo consiglio per la realizzazione della salsa, davvero, non capita tutti i giorni.

Per altro i ravioli erano spettacolari, saporiti e ben bilanciati, da 10, e come prorio lo chef ha detto in riferimento ai complimenti ricevuti, “mai darlo per scontato!”

La bella giornata di sole ha accompagnato piacevolmente le degustazioni, e l’azzardo di “Unforgettable” con Sabrina Stravato e Stefano Mancinelli (altra stella MIchelin) è stato inaspettatamente gradevole. I volti perplessi dei molti avventori in fila si trasformavano in sorpresi e felici dell’unione tra ravanelli, acciughe e gelato al cocco, un antipasto da qualcuno scambiato per un dessert con le fragole e le acciughe…

Quando la Campania incontra il Piemonte possono nascere matrimoni interessanti, ed è stato così per il simpatico Fernando Tommaso Forino che ha presentato una tipica focaccia napoletana con le acciughe al bagnetto rosso (o quasi), davvero notevoli!

Sempre la focaccia, ma fritta al momento, è stata protagonista del piatto di Luca Peccerella, dove la contaminazione piemontese è arrivata da un suberbo vitello tonnato con salsa demi glace.

Ma le leccornie non finiscono qui, e tra una gelatina di Carota fermentata allo zenzero di Daniel Zeilinga ed un bocconcino di maiale al cacao di Giulio Carlo Ferrero ecco spuntare Fabrizio Racca con un craquelin allo chantilly lamponi e rosa edula da far girare la testa!

Il gelato al parmigiano con crumble al tartufo dei giovani Giuseppe e Francesco D’errico era un azzardo di sapori non facili da comprendere, caratterizzato da una grande presenza di gusto umami non comune; un’esperienza da non perdere.

Ma per quanto tutti fossero concentrati sulle proprie degustazioni, nell’aria dell’area centrale prevaleva un solo profumo: quello della bisque di gambero rosso realizzata da Carmela Straniero con le sue tagliatelle di seppia.

(Scusa Carmela, avevo solo questa foto originale per rendere omaggio a te e al tuo piatto!)

Infine le lumache di Cherasco di Emanuele Bellomo e il ratatin (versione piemontese della ratatouille) di Gabriele Eusebi hanno concluso il cerchio delle degustazioni.

Partecipare?? Sì, assolutamente, che siate autori di queste fantastiche prelibatezze o solo fruitori, questi eventi sono imperdibili!

Unica pecca? la mancanza di un buon caffè a corollario, magari uno specialty, estratto in filtro o in espresso, ma all’altezza della proposta degli chef!

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