Quando la pausa caffè è esaltata all’ennesima potenza!
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Si sa, per noi italiani la pausa caffè è un rito irrinunciabile, e siamo anche convinti di essere coloro i quali non solo l’ hanno inventata, ma ne facciamo un vanto nazionale.
Peccato che normalmente, per l’italiano medio, la pausa caffè duri al massimo 5 minuti e si riduca ad un espresso al bancone di un bar quando non ad un distributore automatico… iconico quello di Luca & Paolo dello sketch televisivo “Camera Café”.
In Svezia, invece, popolo che mediamente alcuni italiani definiscono spregiatamente “vichinghi”, termine per altro di cui loro invece vanno fieri, hanno una cultura del caffè decisamente più ampia, e certamente le loro pause caffè hanno uno spirito completamente diverso dal nostro.
Per loro è talmente importante trovare uno o più momenti nella giornata per prendersi una pausa accompagnata da un buon caffè ed un dolce, una fetta di torta fatta in casa o una delle loro paste speziate, che hanno coniato un termine apposito: fika.
Lo so, ora molti connazionali sorrideranno alla parola svedese, ma fare fika per gli svedesi risale agli inizi del XVII secolo, ed è una tradizione sacra quanto il rito del te per i giapponesi (ma più rilassante e goduriosa!), anche se il termine sembra sia stato coniato solo nei primi del ‘900.


Non c’è bar, coffee shop, bistro o hotel che non sia opportunamente organizzato per il momento fika, persino il bellissimo villaggio Skansen, il più antico museo a cielo aperto che rappresenta la storia della Svezia moderna, ha le sue rappresentazioni della famosa pausa.


Per altro, lo Skansen merita una visita, per riuscire a comprendere meglio la cultura e la storia recente di questo popolo che, pensate, è da oltre 200 anni che non è in guerra con nessuno, e dove l’educazione civile è tale che non solo non trovate cartacce o altro per terra, ma nemmeno scritte sui muri o nelle bellissime grotte della loro metropolitana… un sogno per l’Italia!
Inoltre, considerate che, a discapito di quanto molti italiani pensano, non siamo noi i maggiori consumatori di caffè, ma bensì proprio i paesi nordici, e c’è da crederci!
Fabio





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