Lasciato il bravo Rubens, andiamo di corsa ad assistere alla difficile gara di Davide Berti, lo stravagante barista di Rovereto titolare della caffetteria “La chichera cafè”, dove in compagnia della moglie Cinzia Linardi porta ogni giorno sul banco la qualità e la professionalità che loro si addice.
Dicevamo “difficile” gara in quanto Davide ha gareggiato nella sezione Ibrik, ovvero il caffè alla turca, un metodo molto lontano dalle nostre culture e per questo più difficile da comprendere e “trasformarlo” per una competizione, ma Davide è stato bravissimo, donando emozioni che possiamo rivivere tutte in questa immagine di Simona Rey, una dei componenti del suo team.
Davide ha realizzato due ricette inedite che hanno fatto buona impressione alla giuria e se non fosse stato per un sentore maggiormente amaro (probabilmente dovuto ad un tostatura troppo fresca) rispetto a quello descritto sarebbe salito sul podio, che ha invece sfiorato per un pelo classificandosi quarto, ma pur sempre nei migliori 6 al mondo e migliorando la sua performance dello scorso anno di ben 3 posizioni.
Un grande Grazie a Davide per il suo impegno e la sua passione, vale la pena andare a trovarlo nel suo locale, anche solo per vederlo lavorare e ancora complimenti per il bellissimo piazzamento.
Ma intanto eccovi le sue ricette:
La base dei due drink era fondamentalmente la medesima, ovvero una infusione di cascara alle quali è stata aggiunta una parte di caffè del Salvador da lui selezionata in occasione del suo viaggio per la cup of excellence al quale è stato poi addizionato un caffè ibrik tradizionale. Per la bevanda calda ha voluto ricreare un sentore simile a quello dei pregiati vini rossi Italini e lo ha servito in un baloon da degustazione, mentre per la bevanda fredda all’infuso di cascara ha aggiunto una estrazione ibrik con una doppia dose, quindi raffreddato e posto in un doppia coppa martini ghiacciata, creando poi una parte superficiale di “aria” realizzata con centrifuga di succo d’ananas ed una parte di sucro (emulsionante) per esaltare invece in questo caso le note aromatiche e fruttate del suo caffè.
Il vincitore in questa categoria è stato invece il mitico Stavros Lamprinidis del team greco, un personaggio eclettico, da sempre con la passione della miscelazione e del caffè, che non smette mai di studiare ad altissimi livelli, cosa che lo ha portato quest’anno ad essere il campione del mondo in una categoria a lui famigliare ma certamente non facile, complimenti Stavros!
Tra breve il terzo fondamentale evento di Rimini WOC, il world barista championship.
Coffeeregards amici!
Fabio
Rispondi