Siamo stati, io e Alessandra, a fare un giro all’esposizione “VeggieWorld 2019” che si è tenuta in questi due giorni a Torino presso il Palazzo Vela. L’aspettativa sinceramente era un po’ superiore (gli stand erano davvero pochini, aspettiamo la prossima edizione!) ma abbiamo ugualmente trovato qualcosa di interessante della quale vogliamo parlarvi.
In merito al mondo caffè c’è sicuramente da segnalare la nuova proposta di Matteo e Dario Beluffi che hanno presentato tutta la loro linea di In-Vece (in-vece.com).
C’è In-vece del latte, la bevanda a base di avena dal gusto decisamente morbido ed equilibrato, adatta non solo ai vegani ma anche , per esempio, agli intolleranti al latte vaccino (come ha scoperto da poco essere Ale!) che ben si sposa col caffè per la preparazione di molte ricette, e poi ci sono gli altri preparati che sono In-vece delle uova ed In-vece del cioccolato bianco, che corredati del libro di ricette di Dario Beluffi consentono a chiunque la possibilità di realizzare facilmente ricette vegane.
Tra i prodotti “naturalmente vegan” in degustazione abbiamo assaggiato delle mandorle biologiche della varietà autoctona Filippo Cea di un produttore pugliese, Armienti (www.armientibio.com) , dolcissime e molto tenere, con le quali questa mattina abbiamo preparato il latte di mandorle per un’ottima colazione casalinga.
La preparazione del latte di mandorle è molto semplice: 100 gr. di mandorle dolci bio, immergerle in acqua pura (di bottiglia con non più di 160 mg/l di residuo fisso) per una notte ed al mattino frullare il tutto (o fare come noi che abbiamo usato l’estrattore). Filtrare ed il gioco è fatto. E con il residuo delle mandorle… biscotti, sugo per la pasta, meringhe… a voi la fantasia (veggie e non!).
Tra gli altri prodotti che possono essere utilizzati anche al bar per preparare gustose bruschette o saporiti piatti di pasta vi vogliamo segnalare un nuovo “ragù di lenticchie”, decisamente comodo e dal gusto casalingo, realizzato con il classico soffritto e le lenticchie al posto della carne, della ditta Mondovè (www.mondove.it).
In ultimo, tra i vari prodotti, abbiamo preso una scatola dei più morbidi, succosi e giganti datteri mai assaggiati! Una varietà Bawalini, importata dalla ditta Palmyra (www.palmyradelights.de).
Ah, non c’entra con il cibo, ma c’entra invece con la salvaguardia del pianeta… abbiamo visto i prodotti di una ditta italiana, la Vegan Shoes (www.veganshoes.it) che proponeva delle bellissime scarpe realizzate con la buccia delle mele, con le foglie di ananas e altri oggetti realizzati con le foglie di banano, dall’aspetto assolutamente “normale”. Un bel modo per riciclare gli scarti di produzione agricola!
Un solo piccolo appunto, tra i vari prodotti realizzati con tofu, alghe, seitan ed altri prodotti vegetali, vi erano salami, salmone (terribile….!), hamburgher, spezzatino, sugo alla amatriciana ed altro…. La domanda che ci è sorta spontanea è: ma per quale motivo delle persone che tendenzialmente amano gli animali e fanno come scelta di vita il veganesimo, devono scegliere di cibarsi di prodotti che ricordano derivati animali…? Non è un controsenso?
Ad ogni modo, anche se noi non siamo vegani, le persone che si avvicinano a questo stile di vita sono molte, e raramente hanno delle opportunità di trovare del cibo gradevole in un locale non specializzato, quando invece basterebbe poco per accontentare questa specifica fascia di clientela ed aumentare il vostro business!
Fabio e Alessandra
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