Cosa mi ricorda maggiormente le feste?
Beh, non c’è dubbio, le serate in montagna in Val d’Aosta, con gli amici (e la mia futura moglie) e una fantastica coppa di caffè dell’amicizia accompagnata da una torta di mele della nonna talmente morbida da sembrare finta!!
Ed è per questo che per il capodanno 2016/2017 voglio riproporvi insieme ad Alessandra queste due ricette, semplici ma che allo stesso tempo infondono calore, trasmettono tradizione e comunicano amicizia; tre emozioni e situazioni che vi auguriamo di cuore per tutto il 2017… e non solo!
LA COPPA DELL’AMICIZIA
La coppa dell’amicizia è un particolare contenitore in legno, ricavato da un unico blocco, di forma circolare, cavo al suo interno e dotato di un piccolo coperchio e numerosi beccucci da cui bere il caffè contenuto al suo interno.
Viene così chiamato proprio perché il contenuto viene condiviso tra i vari amici condividendo anche i beccucci da cui si beve. Una pratica non adatta agli schizzinosi o agli igienisti, che se riescono a superare il secondo giro segnando il loro beccuccio, si ritroveranno a ridere in compagnia dimenticando ogni ritegno divertendosi come non mai!
Perché, vi chiederete voi? Beh, perché il caffè alla valdostana prevede oltre che all’ingrediente principale (un ottimo caffè filtro o moka) grappa, genepì, cointreau, scorza d’arancio, cannella, chiodi di garofano e zucchero!
Non esiste una vera e propria ricetta con dosi definite, l’importante è che sia buona, dolce ed alcolica!!
Per esempio in alcune vallate non utilizzano il cointreau, qualcuno aggiunge miele, qualcuno invece utilizza grand marnier, c’è a chi piace aggiungere ginepro, ma dalla mia ricerca e dalle mie interviste tutti sono concordi nel dover utilizzare un ottimo caffè, abbastanza forte ma rigorosamente preparato con metodo filtro o con la più italiana moka.
Per la preparazione ponete in un pentolino il caffè precedentemente preparato, tutti i vari ingredienti e portateli a sobbollire facendo sciogliere lo zucchero, quindi versatelo nella coppa dove avrete avuto la cura di cospargere i beccucci di zucchero e ponete in mezzo al tavolo. Ora inizia un vero e proprio rituale con le sue regole. Si beve un sorso ciascuno passando di mano in mano la coppa all’amico di fianco in senso orario, ripetendo il giro fino al termine del contenuto, senza mai posare la coppa sul tavolo, perchè, dice la tradizione, porta male!
Tips:
se volete abbassare il tenore alcolico, dopo aver cosparso il bordo dell’imboccatura della coppa di zucchero e grappa, dategli fuoco e lasciate bruciare l’infuso fino al termine della fiamma prima di chiudere con il coperchio.
Attenzione a non confondere la coppa con la grolla, che è una specie di calice in legno intarsiato che nella tradizione si dice sia una riproduzione niente di meno che del Santo Graal!
Fabio
TORTINE MORBIDISSIME DI MELE
La ricetta di oggi è “consolatoria”, queste tortine sono uno di quei dolcetti che fanno bene al cuore, non nel senso medico del termine ovviamente, e peraltro, anche se non si possono definire dietetiche, non sono nemmeno troppo caloriche, non contenendo alcun tipo di grasso, se non quello necessario a ungere i pirottini. Visto il periodo in cui siamo, ad alto tasso di colesterolo e trigliceridi, vi consiglio di prenderle seriamente in considerazione per la colazione dei giorni di festa!
Ingredienti per circa 10 tortine
– 2 mele golden
– 200 gr. di farina 00
– 3 uova
– 150 gr. di zucchero
– 50 gr. di zucchero di canna
– 1 bustina di lievito
– uvetta sultanina
– pinoli
– cannella
– burro per gli stampi (se necessario)
Sbucciate le mele e tagliatele a cubetti
Montate con la frusta elettrica o la planetaria le uova e lo zucchero fino a ottenere un composto molto gonfio e spumoso, ci vorranno circa una quindicina di minuti.
Con una spatola da cucina aggiungere a mano con molta delicatezza e mescolando dall’alto verso il basso, la cannella, la farina setacciata con il lievito, le mele, l’uvetta e i pinoli.
Se usate dei pirottini di stagnola o degli stampi da muffins, imburrateli e riempiteli con l’impasto.
Cospargete la superficie con lo zucchero di canna e cuocete in forno a 180°per circa 15-18 minuti.
Potete servire i tortini con una ulteriore spolverata di zucchero a velo, una pallina di gelato alla vaniglia, o una crema inglese.
Consigli: l’impasto base di queste tortine altro non è che il classico pan di spagna “aiutato” dal lievito chimico, questo perché l’aggiunta delle mele e della frutta secca appesantisce la montata di uova e zucchero.
Non riempite i pirottini oltre la metà, questo è un impasto che gonfia parecchio e rischiate la “tracimazione” del composto in giro per il forno!
Se usate dei pirottini monoporzione come i miei o foderate gli stampi con quelli di carta, potete omettere il burro, dando così un incentivo alla convinzione di aver creato un dolce “light”, si attaccheranno un pochino, ma volete mettere che soddisfazione per il sempre in agguato senso di colpa!
Ho omesso di proposito di indicare la quantità di uvetta, pinoli e cannella, ovviamente non dovete esagerare ma sono aggiunte che variano a seconda dei gusti personali, io ad esempio adoro la cannella e quindi ne metto parecchia ma se non vi piace potete ometterla e sostituirla con buccia di limone o vaniglia.
Queste tortine sono adattissime per una merenda di metà pomeriggio, accompagnate da una tazza fumante di caffè filtro, o Fabio spero mi perdonerà per questo, una tazza di thè di Natale!
Alla prossima ricetta!
Vi invito inoltre a dare un’occhiata al sito della mia scuola di pasticceria del cuore, l’Accademia Marycake Decorating, che ha in serbo nuovi fantastici corsi per il prossimo anno!
Ale
P.S. Cogliamo l’occasione per farvi i migliori auguri di Buone Feste, spero che sia per voi un periodo felice, pieno di gioia e di calore in compagnia dei vostri cari.
Ci vediamo nel 2017!!
Alessandra e Fabio
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