NON CHIAMATELO HOME RESTAURANT!

Cataplana 1915 è un luogo magico nel quale viaggiare attraverso la poesia del cibo!

Arrivati in zona Vanchiglietta si varca un bel portone , si fa qualche passo per entrare nel cortile di una classica casa di ringhiera e giunti al piano trovate ad attendervi Chiara, che vi accoglie con il suo solare sorriso che scalda subito il cuore.

Le sorprese però sono appena appena iniziate, perché con sua sorella Cecilia vi accompagna in una mansarda con vista Mole molto accogliente, che traspira di mondo, storia, famiglia, poesia e ovviamente cibo!

Non appena riuscite a distogliere lo sguardo dall’iconico monumento torinese che si staglia nel riquadro della finestra, si viene rapiti dall’allegria della tavola imbandita, multicolore, multietnica e molto invitante.

Arrivano tutti gli invitati, Chiara vi prende per mano e con un pizzico di saudade  inizia a portarvi con lei alla scoperta del mondo, delle sue storie, passioni e soprattutto delle sue scorribande nei mercati “peggiori di Lisbona e dintorni”.

La cena inizia con un racconto per ogni oggetto ed ogni portata che si trovano in tavola, ed essendo il tema della serata la cucina portoghese ed il suo paese, ecco che troviamo la tovaglia fatta con il classico tessuto “Chita de Alcobaça”, allegro e colorato, sul quale sono disposte le Andorinhas de boa sorte, le tipiche rondinelle porta fortuna (per chi le volesse reperire “già” in Italia può trovarle su ROMANTICODARISTRUTTURARE).

Cataplana1915 – foto di Cristina Casalis

Le ceramiche, tutte diverse, portano con sé emozioni dal passato ed accolgono l’antipasto composto da olive, salumi, chouriço, una selezione di formaggi tipici e le particolari sardine essiccate, il tutto condito con un brindisi bene augurante a base di un Porto bianco davvero buono!

I piatti ed i racconti si susseguono senza sosta, tra la curiosità dell’eterogeno gruppo di ospiti ed i ricordi che talvolta affiorano tra Cecilia e Chiara.

Tra una contaminazione nordica con gli smørrebrød ed una coreana con una soffice frittata si arriva al pulpo à lagareiro con alloro turco, una serie di piatti tanto particolari quanto buoni.

Chiara Caprettini con il porto bianco Cadao

A casa di una sommelier non può certo mancare una selezione di buon vino preso e “clandestinamente” portato con se nell’ultimo viaggio: Monte dos Amigos (un bianco dell’Alentejo), poi un classico Vinho Verde il Muralhas de Monação e per finire un rosso morbido e con note di frutti rossi che si sposa benissimo con il sapore intenso del pesce e dei peperoni della regina della serata, la Cataplana, che ha portato in tavola i profumi ed i sapori decisi della cucina portoghese preparata appunto nella tipica pentola.

La Cataplana

La conclusione non poteva che essere con le pasteis de nata, versione medio orientale, in pasta fillo.

I pasteis de nata in pasta fillo – foto di Cristina Casalis

In realtà i piatti erano molti di più, ma voglio lasciarvi un po’ di curiosità affinché possiate scoprire da voi le magie che #Cataplana1915 potrà regalarvi.

Il menu della serata. foto di Cristina Casalis

Trovate le informazioni con le prossime cene a tema, piuttosto che organizzare direttamente con Chiara un viaggio culinario a vostra richiesta, su https://www.instagram.com/cataplana1915/ oppure scrivendo a chiaracaprettini@nordfoodovestest.com.

Fabio

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