Buongiorno a tutti.
In questi giorni che precedono le selezioni del campionato di caffetteria SCAE di Torino in molti mi chiedono di cosa si tratta, e spesso anche a cosa servano…
Iniziamo con il dire che quelle patrocinate dalla SCAE (Speciality Coffee Association of Europe) sono le uniche “gare” ufficiali dedicate ai professionisti che consentono l’accesso agli unici campionati del mondo di caffetteria. Quest’anno vi hanno partecipato i baristi di 58 nazioni…
Niente da togliere alle altre gare del genere, ma queste sono di gran lunga le più complesse e complete che ci siano, oltre certamente ad essere sempre di elevata garanzia di valutazione.
Ma continuiamo con lo spiegare come si svolge una gara di caffetteria: 15 minuti di tempo per preparare 4 espressi, 4 cappuccini e 4 bevande personalizzate a base espresso senza alcool, il tutto accompagnato dalla musica che il concorrente avrà selezionato e portato con se.
Detta così sembrerebbe facile e banale, vero?
Peccato che così non sia!
Intanto il caffè. Il protagonista di queste gare è proprio il caffè, che deve essere possibilmente
con caratteristiche uniche, che abbia subito un processo di lavorazione curato, che sia altamente selezionato e privo di difetti e possibilmente tostato con un profilo di tostatura scelto ed eseguito dal barista in gara, o quanto meno da lui seguito e conosciuto. Sì, perché ai 7 giudici (4 sensoriali, 2 tecnici ed un capo giuria, qui per comprendere meglio di cosa parlo trovate la scheda sensoriale) il concorrente deve raccontare quante più cose è in grado del SUO caffè, dare dimostrazione di conoscerlo e di conoscere i metodi di lavorazione. Successivamente, va ben macinato (la macinatura deve essere effettuata al momento per preservare ed esaltare tutte le sue caratteristiche) e trasformato in un ottimo espresso, di volume compreso tra i 20 ed i 30 ml in un tempo compreso tra i 20 ed i 30 secondi. Ma attenzione, tra le 2 estrazioni (2 espressi per gruppo, 2 gruppi in uso) non può esserci un differenziale maggiore di 3 secondi, a comprova di aver settato correttamente la macinatura e di saper replicare correttamente il proprio lavoro.
Quindi l’espresso: questo deve presentarsi ovviamente con la sua caratteristica crema e
dovrà corrispondere alla descrizione organolettica che fornirà il concorrente; se ad esempio il barista dichiarerà che il suo espresso avrà un buon corpo con una spiccata acidità floreale ed un retrogusto di agrumi, ebbene, questi sentori dovranno essere ben presenti e definiti in quanto il giudice sensoriale andrà a ricercarli.
Vengono poi le altre preparazioni a base espresso: cappuccino e drink.
Per il primo si valuteranno l’equilibrio gustativo e tattile, il fatto che il cappuccino abbia almeno 1 cm. Di crema e che questa sia di bella tessitura, esente da bolle e morbida. Quindi si valuterà la temperatura (gradevole e non troppo caldo, ca. 55°C) e l’eventuale disegno. Più si realizzerà un bel cappuccino con tecniche di latte art più il punteggio sarà elevato.
Infine il drink: qui i parametri, salvo fatti quelli dell’espresso utilizzato, saranno sia sulla creatività che sulla fattibilità. Poi l’accordo con il caffè ed infine il suo bilanciamento. Tutto ovviamente sempre accompagnato dalla spiegazione del concorrente che dovrà rispecchiare quanto servito ai giudici.
Come vi dicevo all’inizio sembra facile, ma non lo è per niente… ci sono mesi di preparazione dietro alle gare per le finali, molti soldi spesi per l’acquisto delle attrezzature e per le materie prime e non ultimo molto tempo impiegato per le prove. Quando si ha fortuna si ha alle spalle un’azienda che ti supporta o ti sponsorizza, diversamente, e soprattutto agli inizi, il carico economico è tutto sulle tue spalle, e credetemi, non è poco!
Ma perché partecipare a queste competizioni? Beh, in primis perché è bello, ti da un sacco di carica emotiva e professionale, poi perché ti spinge a fare studio e ricerca sui prodotti ed infine perché allenandosi a “lavorare” con le tecniche da gara, che saranno attentamente valutate dai due giudici (qui se volete le schede dei giudici tecnici), il miglioramento nel servizio e nella propria attività quotidiana è garantito!
Quindi, amici baristi, chiedete, informatevi, studiate e venite a vedere le prossime semifinali di Torino o le altre gare che si svolgono in giro per l’Italia, oppure passate al SIGEP a Rimini dal 17 al 21 gennaio 2105 e godetevi le finali nazionali.
Ah, non dimentichiamo poi che oltre ai campionati baristi la SCAE organizza anche i vari campionati di Latte art, Coffee in good spirit, Cupping, Brewing, Roasting e Ibrik. Ce n’è per tutti!
Vi rinnovo l’invito a venire a vedere il 28 novembre a Torino presso la sede dell’Ascom le gare di caffetteria ed il 29 novembre quelle di latte art e coffee in good spirit dandovi come stimolo, oltre al fatto che ci saranno degli omaggi offerti dagli sponsor, che le giurie saranno composte da diversi campioni nazionali e mondiali che potrete conoscere di persona quali Chiara Bergonzi, vice campionessa mondiale di latte art, Andrea Antonelli, pluricampione italiano di latte art, Andrea Lattuada e Elisa Molle campioni italiani di caffetteria, Davide Berti pluricampione italiano di ibrik e Francesco Corona pluricampione italiano di coffee in good spirit. Tutti coordinati da Luca Ventriglia, giudice qualificato per le gare internazionali.
CONCORSO VOLANTINO CAMPIONATO_rev_2 (2)
Sarà inoltre possibile incontrare importatori di caffè, ci sarà il dott. Polojac della ditta Imperator, rivenditori di attrezzature specialistiche per la caffetteria come Alberto della DM e Greta della Ilsa, responsabili di prodotti professionali per la pulizia delle attrezzature come il dott. Carubelli della Pulycaff, e poi, se qualcuno vorrà valutare l’acquisto di una macchina espresso professionale potrà incontrare Damiano, responsabile vendite della Nuova Simonelli. Insieme a loro ci saranno anche molti altri professionisti che mi hanno affiancato e sostenuto per la realizzazione di queste gare in rappresentanza di Desa, Delice France, 9bar, Ancap, ForTer, Costadoro Caffè, IMS filtri, Pietro Marmo e Water & More, senza dimenticare il grande supporto delle istituzioni Ascom e Epat che ci ospitano nella loro prestigiosa sede.
Un grazie a tutti e arrivederci a Torino!
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